Verba Volant. Festival dell'ascolto
da dom. 17 marzo a dom. 26 maggio 2013
E’ UN PROGETTO POLYBYUS ASSOCIAZIONE CULTURALE A KM0
COL PATROCINIO E IN COLLABORAZIONE COL COMUNE DI RACALE
IL FESTIVAL SI COMPONE DI 4 PROGETTI CULTURALI
1. RACALE LEGGE! Ad alta voce nel centro storico
2. PINK – Scritture al femminile
3. IL TEATRO SOTTO LA LUNA
4. I FLASHBOOK del Festival dell’Ascolto
Perché un Festival dell’Ascolto? Ascoltare significa stare a sentire con attenzione. Dunque apprendere. Imparare. Conoscere. E la conoscenza è alla base dello sviluppo umano. Dello sviluppo della società. Di una comunità. Senza l’ascolto c’è il silenzio. Che a volte è
L’esordio letterario di Stefano Miccoli, giovane autore cavallinese di “Memorie di Arthegor”, sembra essere destinato a diventare uno di quei capolavori del fantasy che rimarrà un classico del genere. L’intrepido scrittore si è cimentato in un’ardua avventura dove armatosi di tastiera, anche se ci piace pensarlo con carta e penna in mano per non tradire l’immaginario dello scrittore tradizionale, ha stilato una storia dove l’eroe
Sono alti, maestosi, monumentali, sono gli ulivi del Salento: orgoglio di una terra antica e culla di grandi civiltà. Roberto Gennaio, studioso dell’habitat naturale della sua regione, ha colto la bellezza e la poesia di questi muti testimoni del tempo, i cosiddetti giganti verdi, che l’autore descrive egregiamente nel suo libro intitolato “Titani olivi monumentali del Salento” pubblicato nella collana dedicata all’Ambiente da Edizioni Grifo. La lettura del
L’impegno di Vittore Fiore è quello che appartiene alla pratica del far luce, del penetrare nelle situazioni spinose del nostro Sud tentando carte alte da giocare, rintracciabili in quella dimensione intellettuale che nell’apertura si realizza. Poeta, intellettuale, uomo politico da sempre impegnato nel filone del Meridionalismo italiano, ha reso il suo impegno pratica quotidiana; dopo la seconda guerra mondiale fonda Il Nuovo Risorgimento, recensito da Elio Vittorini nel
Quando si parla o si scrive di Antonio Errico è inevitabile l’uso di superlativi perché lo stile eccellente del preside-scrittore che già in altri articoli avevo definito come l’erede degli intellettuali salentini del ‘900 che tanto lustro hanno dato alla nostra terra, si riconferma nella meravigliosa raccolta di storie intitolata “Fiabe e Leggende di Puglia”. L’apprezzatissimo autore torna dopo poco più di un anno di