Sempre meno spazio si dedica alle recensione dei bei libri. Per scovarli sembra quasi di dover cercare un ago in un pagliaio eppure sono lì, impreziosiscono gli scaffali delle librerie, profumano “di carta” le case editrici, occupano un trafiletto nei quotidiani locali, attirano gli spettatori nelle serate di presentazione del volume nei vari paesi ma soprattutto una volta che sono stati letti riempiono il cuore, saziano la pancia, ti consolano e gratificano come se averli letti comporta la stessa fatica impiegata nell’averli scritti. Sembra strano ma può accadere, proprio come quando si legge “Storiarsi - Racconti dal Ser -T di Lecce”, Edizioni Stampa Sud. Gli autori non lo fanno per
Tommaso De Lorenzis e Mauro Favale sono gli autori del libro “L’aspra stagione” edito da Einaudi per la collana Stile Libero. Il volume non è un romanzo, un saggio o una biografia ma è l’audace racconto di una vita che è stata in grado di spiegare un decennio turbolento e incompreso: il 1968 - 1978. La storia è quella di Carlo Rivolta, giovane cronista, che descrisse con fervore il periodo che precedette l’uccisione di Aldo Moro
Cavami da le piume gli insulti lo sfrenio
la velocità indifferenziata che era danza
o salto, che ormai non muove semplicemente
mi rende probabile
Claudia Ruggeri, lamento dell’uccello colpito, Inferno minore
Materiale resistente, la poesia di Claudia Ruggeri
È possibile un altro silenzio? Una stanza vuota dove riversare se stessi, scrivere versi attorcigliati al volto, alle mani, fare presenza, dell’ignoto, nelle parole. È possibile un discorso diverso, che
Taranto è una città singolare non solo perché è baciata dai due mari e per la bellezza artistica che racchiude nel centro storico e non solo ma soprattutto per la sua storia in particolare quella più recente. Negli anni ’80, infatti, si arricchisce grazie alla presenza dell’Arsenale Militare Marittimo, dei Cantieri Navali e dell’Italsider, l’attuale Ilva, nonché il più grande investimento dello Stato in Puglia. In mezzo a
La storia ci ha insegnato che da sempre l’uomo ha combattuto per far valere i propri diritti vivendo le epoche dell’esistenza in un susseguirsi di stagioni, quella dell’amore e quella delle lotte. Un libro ci ricorda quanto il tema affrontato richiede una particolare sensibilità ad un passato che appartiene a tutti. “Memorie della terra. Racconti e canti di lavoro e di lotta del Salento” è stato scritto da Vincenzo Santoro ed edito da Squilibri