02 Maggio 2025

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Con il ritorno della primavera si celebrano le Tavole di San Giuseppe, l’usanza di preparare tradizionali tavole imbandite in onore del Santo si ripropone ogni anno in alcuni paesi del Salento. Il 18 e 19 marzo - festa di San Giuseppe e del papà - saranno allestite le Tavole per la Festa del Santo, protettore dei lavoratori. Le Tavole di San Giuseppe sono una tradizione locale antica che fonde riti religiosi a piatti tipici salentini. Una tovaglia bianca, fiori e ceri e al centro il quadro di San Giuseppe adornano le grandi tavole con il pane, le pietanze locali della trazione, come i noti Ciceri e Tria, la Massa, l’olio e il vino. Tradizione vuole che le Tavole imbandite nelle case dei devoti vengano consumate dai "santi" impersonati da

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Ultimo giorno di celebrazioni in onore di sant’Antonio abate a Novoli, ma c’è ancora tanto nel programma della giornata per chiudere l’edizione 2025 della festa in onore del Santo del fuoco. Tra gli appuntamenti, anche un interessante convegno. Oggi è la giornata del ringraziamento, meglio identificata in paese come la «festa dei paesani», ma in realtà non è solo a loro che si rivolge il cartellone della giornata. Si comincia al mattino, in chiesa, dove a partire dalle 7.30 e ogni ora si terrà

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Torna la “Focara di Sant’Antonio Abate” a Novoli, si accende come da tradizione in onore del Santo Patrono, per dar vita alla “Festa del fuoco”. Novoli e novolesi custodi del fuoco buono di Sant’Antonio Abate. Accensione del falò il 16 gennaio 2025, vigilia della festa di S. Antonio Abate, alle ore 20.30, in piazza Tito Schipa. Alta circa 25 metri, dal diametro di 20 metri, la Focara è costruita con le fascine di tralci di vite da tutta la comunità, guidati dagli storici maestri Renato De Luca

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Riti liturgici, riflessione suegli animali e tanta musica: Novoli entra nel cuore della festa del Santo del fuoco. Oggi, 17 gennaio, memoria liturgica di Sant’Antonio abate, padre del monachesimo orientale e patrono della cittadina, proseguono le celebrazioni civili e religiose che caratterizzano questo appuntamento con la storia, la fede e la tradizione, che ieri sera ha vissuto il suo momento centrale nell’accensione della Focara, il più grande falò del bacino de Mediterraneo, un’architettura

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Tra musica, colori e «pestanache», Tiggiano onora il patrono Sant’Ippazio. Tre giorni di celebrazioni il 17, 18 e 19 gennaio, al limite tra il sacro e il profano, che coincidono con quello che è considerato il vero capodanno contadino del Salento. L festa del Santo, più noto in paese come «Santu Pati», è intrisa di tradizioni antiche, di saggezza arcaica e di quelle consuetudini contadine che, tra fede e goliardia, rendevano meno duro il lavoro nei campi. Sant’Ippazio, protettore della virilità

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