“Se mangi pisieddrhi te ntostanu le carcagne”! (se mangi piselli, s’induriscono i talloni).
Nel Salento si propone quest’antico detto nei giorni in cui si reclama una possibile alternativa alla struggente pignatta, adagiata a bollire sul fuoco lento, molte ore prima del mezzogiorno.
È doveroso non snobbare quel piatto di “pisieddhri a pignatu” perché essi si trascinano dietro sapori e saperi della civiltà contadina, l’umiltà e la semplicità di un cibo, povero per l’immaginario collettivo ma ricchissimo di proprietà per la scienza moderna.
Quest’ortaggio contiene, infatti, carboidrati, fibre e proteine oltre la media delle verdure; sono ricchi di
“La cicora otrantina è la megghiu meticina”! Così espone un esperto orticoltore salentino al colorito mercato settimanale di Otranto, per sottolineare proprio le straordinarie virtù di questa verdura e invitare al suo consumo.
Non esiste locanda senza la sua specialità a base di cicoria!Onnipresente e combinata con le pastose fave verdi o secche di Zollino, con i deliziosi carciofi brindisini , con un filo d’olio d’oliva, una scorza di
“Miscare fae e foie” è un modo di dire salentino che si ripresenta quando un dialogo o un commento, tratta argomenti distanti, disarmonici o sconnessi. In realtà, il detto ci riporta a un piatto apprezzato nel salento, appunto la “minescia” (minestra) di cicorie “reste”, selvatiche con le fave verdi o con le “faenette”(fave secche nettate); la prima specialità speziata con le officinali è ottima per l’inizio dell’estate, la seconda rinforzata con il piccante è precisa per marcare il freddo
A molti salentini, piace fermarsi, ogni tanto, su alcuni luoghi di confine, dove l’intensità dei toni della terra virano sugli orizzonti del mare, semplicemente per godere il calmo tragitto dei natanti sotto tramonti strabilianti. Quando attraversi grovigli di sentiero e giungi a sorpresa sulle insenature ioniche, sei pervaso dagli incessanti e repentini cambiamenti di paesaggio e spesso basta un istante per ritrovarsi a provare un insolito e piacevole effluvio salato di onde e poi magari
Tra i tanti paesi del Salento, ognuno con le sue caratteristiche che lo contraddistinguono, merita una visita il Comune di Copertino. Posto nell'entroterra salentino, immerso tra gli ulivi, a pochi km da Lecce (a sud-ovest), Copertino è un rinomato centro prevalentemente agricolo. Ottima la sua produzione di uva e di vino. Con i suoi circa 24mila abitanti, Copertino è il terzo centro salentino dopo Nardò e Galatina. Nel Comune vi è anche un importante polo